Siamo ormai a un anno dall’inizio della pandemia, molti di noi si sono ammalati, chi nel corpo, chi nella mente, di sicuro siamo tutti stanchi e ansiosi di poter mettere fine a questo periodo di lontananza e privazione.

Non vi parlerò di virus, perché è un argomento che lascio sicuramente agli esperti, però da consulente del benessere abitativo, mi sento di parlare di come possiamo fare in modo che le nostre case ci aiutino a ristabilire il nostro benessere psico-fisico.

Dopo aver introdotto il tema della cromoterapia e della psicologia del colore, sul blog “La gatta sul tetto”, in questo nuovo articolo voglio parlare del colore di cui avevo accennato ieri nella nuova rubrica “Pillole di..”, sulla mia pagina Facebook: l’arancione, il colore della guarigione e della terapia per eccellenza.

Descrizione del colore

Il color arancione puro, si ottiene dall’unione dei colori primari rosso e giallo e quindi in esso sono racchiuse le caratteristiche psicologiche di entrambi: l’energia e la forza del rosso si fondono con la giocosità e la positività del giallo.

Ne viene fuori un colore intenso, che trasmette calore, gioia e allegria.

L’arancione ci ricorda le atmosfere dell’autunno, la stagione in cui le foglie cadono per permettere alle piante di sopravvivere al gelido inverno e il paesaggio si riempie di colori terrosi e saturi. Per questo motivo, l’arancione è legato al tema del lasciar fluire, del lasciar andare traumi e situazioni in cui siamo impantanati, ci preparara metaforicamente al letargo invernale per poi fiorire di nuovo in primavera.

Per i buddisti è considerato il colore della spiritualità ed è legato al secondo chakra, o chakra sacrale.

Situato appena sotto l’ombelico, esso rappresenta il fulcro della nostra energia emozionale e collega corpo, mente e spirito.

Utilizzare l’arancio

Per usare in casa l’arancio, partite innanzitutto da una palette di riferimento.

Ci sono molte tipologie di arancio, si parte dai toni più freschi e tenui, come l’albicocca, il pesca, il mandarino, fino ad arrivare ai colori più saturi come l’ambra, il mattone, il terracotta.

Potreste utilizzarlo aggiungendo soltanto qualche dettaglio, come un cuscino, un tessile, delle decorazioni, oppure inserendo anche dei tocchi di colore sulle pareti. Attenzione a non esagerare, per evitare di creare un effetto scadente e infantile.

Se volete che l’arancio faccia da fil rouge in tutta la casa, utilizzatelo nelle zone conviviali e sociali, come la cucina e la sala da pranzo, nelle tonalità più energiche e forti.

Per la palette della camera da letto, invece, consideratelo nelle tinte pastello, come il pesca o l’albicocca, per creare una zona rilassante in cui riposare in modo ottimale.

Dato il suo potere energizzante, è ottimale se utilizzato nei ristoranti, poiché stimola l’appetito, la conversazione e favorisce una buona digestione.

Indossatelo se volete comunicare apertura e giovialità; è perfetto se lavorate con i bambini, ma evitatelo negli incontri importanti di lavoro, perché può comunicare frivolezza e potreste essere presi poco sul serio.

Se siete interessati a ricevere una consulenza colore terapeutica per voi e per la vostra casa, potete scrivermi nel form che trovate nella sezione contatti!