Tra una settimana circa, entreremo definitivamente nella stagione invernale.

Se c’è uno stile di design che più di tutti mi rimanda a un’ atmosfera invernale è lo stile nordico, detto anche stile scandinavo, perché originario di questa parte dell’Europa.

Sembra quasi che si sia voluto portare all’interno delle abitazioni il paesaggio che si scorge dalle finestre: ricorda gli scorci innevati e silenti, un po’ austeri, a tratti distaccati, se non fosse per il legno chiaro a dare un po’ di calore sembrerebbe quasi di trovarsi all’esterno.

All’origine di questo stile però, oltre a un fattore estetico e di design, c’è anche un fattore più pratico e adattivo.

Gli inverni nei paesi scandinavi sono freddi e molto bui, quindi l’architettura si è messa al servizio di chi avrebbe abitato quegli spazi: grandi vetrate per far entrare la luce, pareti e arredi bianchi candidi, o comunque tendenzialmente chiari, per riflettere e assorbire più luce possibile.

Dalla Scandinavia poi, col tempo, e con l’arrivo di IKEA e della grande distribuzione, lo stile tipico di questi paesi nord europei si è andato diffondendo in tutto il mondo.

Rispetto agli altri stili di arredamento, che entrano in tendenza molto velocemente e ne escono altrettanto presto, lo stile nordico resta uno degli stili più amati e più duraturi nel tempo.

Bianco come la neve

Lo stile nordico si contraddistingue per la sua tendenza a preferire colori chiari, sia per le pareti che per l’arredamento.

Quindi largo ai bianchi, dai più freddi e abbaglianti come il bianco puro e il bianco neve, a quelli con un tono leggermente più caldo e avvolgente come il bianco panna o il bianco avorio.

Il bianco è sempre di tendenza, elegante e raffinato ma, come vi ho già detto nell’articolo sul colore bianco, io consiglio sempre di scegliere un tono leggermente più caldo, per evitare che l’ambiente risulti asettico e freddo e che, a lungo andare, dia un effetto disorientante.

Nello stile nordico, oltre al bianco, si affacciano davvero pochi colori: troviamo tutta la scala di grigi e, solo in alcuni casi, qualche colore pastello o qualche nota di nero per rendere il risultato più deciso e di contrasto.

Per quanto riguarda le fantasie, rimaniamo sempre sull’essenzialità e sulla semplicità: via libera, quindi, alle linee e alle forme geometriche che danno un senso di minimalismo e leggerezza.

Per evitare che queste nuances gelide e questa eccessiva linearità, facciano risultare lo stile nordico particolarmente freddo, sono tipici gli arredi in legno chiaro o sbiancato, che portano il calore necessario a ribilanciare l’ambiente.

Ulteriore senso di calore e accoglienza, viene aggiunto con cuscini, tappeti, tessuti morbidi e soffici, che trasformano un’abitazione in casa!

Scegliere lo stile nordico

Lo stile nordico, di solito, viene scelto per la sua semplicità e perché viene quasi automaticamente associato a un senso di ordine e di precisione.

Chi lo sceglie, infatti, non è raro che abbia appena letto il libro “Il magico potere del riordino” di Marie Kondo e si stia votando a uno stile di vita minimalista e più ordinato; quasi come se lo stile nordico ci aiutasse a curare quel senso di caos che affrontiamo ogni giorno all’esterno delle nostre abitazioni e che, quindi, abbiamo bisogno di riportare all’interno dei nostri “rifugi”.

Proprio per questo senso di ordine e minimalismo, è molto consigliato nelle case di piccole dimensioni, perché i colori chiari, i tipici arredi con i piedini, le linee e le fantasie piccole e geometriche, tendono a dilatare lo spazio, facendo sembrare l’ambiente più ampio.

Io non sono una grande fan dello stile nordico, perché questo spazio dilatato e“indefinito”, tende a trasmettermi un senso di vuoto e di poca personalità.

Mi sento anche di sconsigliarlo alle persone troppo rigide ed eccessivamente ordinate che, invece, hanno bisogno di lasciarsi un po’ andare ed evitare di vivere ogni giorno in una “casa da copertina”.

Questo non vuol dire certo aprirsi all’accumulo compulsivo, ma credo che un leggero disordine o il far entrare in casa qualche oggetto buffo o caotico, che spezzi questa eccessiva precisione e linearità, possa aiutare a lasciar andare l’iper controllo e a viversi la vita un po’ più serenamente.

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